Il diamante è la pietra regina della gioielleria non solo per il suo valore, ma per la specifica caratteristica di rifrangere la luce in tanti riflessi cristallini e bagliori magici che solo un diamante può dare.
I diamanti hanno una lunga e affascinante storia, oltre a essere simboli di bellezza, lusso e eternità. In questa guida, esploreremo ogni aspetto dei diamanti, dalla loro formazione geologica alle caratteristiche che ne determinano il valore, dalle diverse tipologie di taglio e montature ai consigli su come selezionare il diamante perfetto per le vostre esigenze.
Un diamante è un cristallo di carbonio con una struttura cubica, formatosi nelle profondità della Terra sotto condizioni di temperatura e pressione estremamente elevate. L’intervento umano, attraverso tagli precisi e il rispetto di regole e proporzioni specifiche, può magnificare la sua bellezza.
Anche piccole tracce di elementi estranei come azoto, boro o idrogeno, se presenti nella struttura atomica del diamante, possono influire sull’assorbimento della luce, conferendo alla gemma colorazioni gialle, azzurre o violacee. Il colore verde, invece, è il risultato dell’assorbimento di radiazioni naturali.”
Sebbene non siano le uniche, queste caratteristiche sono tra le prime da considerare quando si valuta un diamante.
Colore: Il colore di un diamante è indicato da una lettera. La lettera “H” rappresenta un diamante bianco, mentre le lettere inferiori (I, J, K, ecc.) indicano una crescente saturazione di giallo nella pietra. Le lettere superiori (D, E, F, G) sono riservate ai diamanti con un bianco sempre più puro. Questa valutazione del colore avviene con la supervisione di un esperto, che utilizza una luce con una temperatura cromatica specifica e confronta il diamante con una pietra di riferimento certificata.
Purezza: La purezza di un diamante è descritta da sigle che indicano le inclusioni presenti nella pietra e le loro caratteristiche. Questa analisi richiede l’uso di un microscopio con un ingrandimento di 10 volte. La scala di purezza varia da “IF” (Internamente senza inclusioni) a “I3” (inclusioni grandi e numerose, facilmente visibili a occhio nudo attraverso la corona, con una notevole riduzione della brillantezza del diamante). La scala completa include i seguenti gradi: IF, VVS1, VVS2, VS1, VS2, SI1, SI2, SI3, I1, I2, I3.
Peso: Il peso di un diamante è misurato in carati (ct), corrispondenti a 0,2 grammi. Le frazioni di carato sono chiamate “punti”. Ad esempio, è possibile dire che una pietra pesa 0,30 ct o 30 punti. La tabella sottostante mostra la relazione tra il peso e le dimensioni dei diamanti.
Se desideri ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei diamanti o hai domande specifiche, non esitare a contattarci. Siamo qui per aiutarti a fare la scelta giusta quando si tratta di acquistare un diamante di qualità.
Il fattore più cruciale nella valutazione di un diamante è il suo taglio. Esistono numerosi stili di taglio, tra cui il rotondo, a cuore, smeraldo, marquise e princess. In questa descrizione, ci concentreremo sul taglio rotondo noto come “a brillante”, che presenta 57 faccette. Questo stile di taglio è attualmente il più diffuso e ampiamente utilizzato.
È fondamentale rispettare le proporzioni corrette del taglio di un diamante, anche se la pietra ha un colore e una purezza eccezionali. La qualità del taglio viene valutata mediante un giudizio che varia da “Eccellente” a “Scadente”. Le proporzioni che legano le diverse parti del diamante sono altrettanto cruciali e vengono espresse in percentuale rispetto al diametro della pietra.
La scala completa dei giudizi possibili comprende: Eccellente, Molto buono, Buono, Sufficiente e Scadente.